L’orrore, l’amore, la passione, il selvaggio, il futuro… gli sfondi delle nostre esistenze e dell’atto più individuale e collettivo che ci sia: la lettura.
Nei secoli ha viaggiato su un binario parallelo, ma la letteratura ha sempre tenuto insieme i più diversi mondi, scenari, voci, accompagnando l’esistenza, descrivendola e immaginandola, a volte persino cambiandola, senza mai esaurirsi. Per farlo, ha usato forme e generi immortali, che hanno plasmato la nostra realtà.
Sui Generiè il corso di Lucy che parla di letteratura travalicando i confini, attraverso i grandi temi che l’hanno sempre animata, declinati nei generi che conosciamo e amiamo.
Antonio Pascale illustrerà il viaggio delle forme narrative, Loredana Lipperini ci porterà nell’orrore, con Francesca Matteoni riscopriremo il racconto della natura e del selvatico dentro di noi, Nicoletta Vallorani aprirà uno sguardo sul futuro, tra distopia, fantascienza e realtà, Raffaele Cataldo chiuderà parlandoci di amore.
Gli incontri sono dedicati:
ai lettori e alle lettrici onnivori/e;
a chi non può fare a meno di esplorare, leggendo;
a chi scrive e cerca ispirazione;
a chi vuole trovare il suo genere.
Gli incontri saranno in live streaming, saranno videoregistrati e ci sarà la possibilità di fare domande.
Programma
18 Febbraio
L’abc delle forme narrative
con Antonio Pascale.
Come prepararsi a un viaggio attraverso i generi letterari se non partendo dell’abc delle forme narrative? Esploreremo i fondamenti della trama, dei personaggi e dei tópoi letterari che da millenni ci raccontano storie indimenticabili. Dall’epica greca, con le sue divinità capricciose a vessare gli uomini e le donne protagonisti delle storie, passeremo alla narrazione moderna. Attraverseremo il cuore pulsante della narrativa fornendo gli strumenti per capire come ogni trama, da Omero a Netflix, segue regole ben precise. E magari anche per scrivere la vostra.
25 Febbraio
La letteratura infestata. Esplorare l’orrore: il perturbante tra horror e thriller
con Loredana Lipperini.
Ogni storia è una storia di fantasmi: non solo nei romanzi gotici propriamente detti, ma in tutta la narrativa che si muove sulle soglie tra reale e irreale, e che riesce a raccontarci molto di più del mondo in cui viviamo della letteratura che si autodefinisce realista. Ci muoveremo fra i testi di Shirley Jackson, Stephen King, Mariana Enríquez e altri per capire come si possa guardare l’orrore quotidiano e trasformarlo in letteratura.
4 Marzo
Una selva di voci: immaginare lo spazio naturale e i suoi abitanti
con Francesca Matteoni.
Varcata la soglia di casa, abbandonate le certezze, ha inizio l’altrove, il selvatico. Non occorre andare lontano. Tutto c’è sempre stato, ma forse non sempre lo abbiamo accolto o riconosciuto. In questo incontro esploreremo l’idea di selvatico a livello fisico e spirituale, come luogo, condizione e compartecipazione di vite. Affronteremo l’esperienza selvatica attraverso categorie culturali, sociali e politiche, per comprendere come la letteratura di volta in volta le destabilizzi, portandoci sul terreno dell’incerto e della meraviglia, della paura e della ricerca di comprensione.
11 Marzo
Fantascienza senza profezia: narrazioni sociali e percorsi di resistenza
con Nicoletta Vallorani.
“Noi scrittori di fantascienza inventiamo storie. Alcune sono chiaramente impossibili, altre realistiche, ma nessuna è vera: sono tutte inventate, immaginate, e le chiamiamo ‘finzioni’ perché non sono fatti reali. Possiamo definirne alcune ‘storia alternativa’ o ‘universo alternativo’, ma non pretendiamo assolutamente che le nostre finzioni siano ‘fatti alternativi’”. Partiremo da questo pensiero della scrittrice Ursula K. Le Guin, per spiegare come la fantascienza non sia in alcun modo profezia: piuttosto un esempio di progettualità narrativa che aiuta a interpretare quello che stiamo vivendo qui e ora con la possibile proiezione verso un futuro migliore. La connessione col reale è dunque fortissima. Lo scopo è creare una situazione di spaesamento che consente di capire perché alcuni dati del presente – una guerra contro un “nemico” inerme, un inquinamento inarrestabile senza responsabili, un femminicidio in cui la colpevole è la vittima – siano analizzabili, e probabilmente evitabili, spostandosi dalle interpretazioni correnti e proponendo un discorso radicalmente nuovo e umano.
18 Marzo
Di cosa parliamo quando parliamo di romance?
con Raffaele Cataldo.
Chi scrive o legge romance avrà già sentito termini come enemy to lovers, friends to lovers o forbidden love: sono etichette moderne per schemi narrativi senza tempo. Il romanzo greco Dafni e Cloe, ad esempio, è un friends to lovers scritto nel III secolo d.C.; un classico come Orgoglio e pregiudizio è l’enemy to lovers per eccellenza; Romeo e Giulietta, il prototipo del forbidden love. Secolo dopo secolo, libro dopo libro, lettori, critici e booktoker hanno tentato di classificare l’amore: ma esistono davvero formule per raccontarlo?
